Dal 26 al 29 agosto 2024 si è conclusa l’ultima fase di raccolta e trasporto delle zolle necessarie per completare il common garden, il cuore delle sperimentazioni previste dal progetto. Questa volta, la vegetazione prelevata proviene dalle suggestive vallette nivali delle Pale di San Martino (TN), nel cuore delle Dolomiti, a circa 2600 metri di altitudine.
Il team sul campo
Alla missione hanno preso parte il Professor Thomas Abeli e la dottoressa Martina Tarascio dell’Università degli Studi di Pavia, insieme al Professor Renato Gerdol e alla Prof.ssa Lisa Brancaleoni dell’Università di Ferrara, partner del progetto PHOTOPLANT.
Attività di campo
L’intervento si è articolato in due fasi principali.
Nella prima fase, il team ha raccolto e numerato le zolle di vegetazione, seguendo lo stesso protocollo adottato in precedenza alle Svalbard. Anche in questo caso, le specie prelevate appartengono agli ecosistemi delle vallette nivali, ma di origine alpina: tra queste, Salix herbacea, Bistorta vivipara e Silene acaulis. Una volta trasportate a valle, le zolle sono state accuratamente catalogate e sono state identificate tutte le specie presenti.
La seconda fase ha riguardato il trasferimento delle zolle al Giardino Botanico Alpino Bruno Peyronel, sede del common garden, dove avranno luogo le sperimentazioni. Come misura di sicurezza, anche questa volta fiori e semi sono stati rimossi per prevenire il rischio di dispersione e contaminazione genetica delle popolazioni circostanti. Le zolle alpine sono state collocate accanto a quelle artiche raccolte nella missione precedente, creando così un affascinante confronto tra ecosistemi.
Per proteggere le piante dai pascolatori stagionali del Giardino, è stata infine installata una semplice recinzione temporanea.
Ora che tutte le zolle sono al loro posto, il prossimo passo sarà l’allestimento del setup sperimentale e l’avvio della raccolta dati. Non resta che aspettare lo scioglimento delle nevi in primavera!